I luoghi di Celestino


Santo Spirito a Maiella

La Chiesa di Santo Spirito a Maiella, si presenta immersa in un contesto paesaggistico e naturalistico unico. Si trova a 1132m s.l.m. lungo una parete di roccia calcarea avvolta da una maestosa faggeta cuore dell’Appennino centrale abruzzese. Le sue vicissitudini sono legate indissolubilmente alla figura di Pietro Angelerio (nato presumibilmente a Sant’Angelo Limosano CB nel 1209/1210), noto come Pietro da Morrone, futuro Papa Celestino V. I primordiali insediamenti eremitici, si verificarono intorno all’VIII secolo per divenire nel corso dell’XI, possedimento benedettino. Nel 1053 vi dimorò l’abate Desiderio che nel 1086 divenne Papa Vittore III. [...] continua

San Bartolomeo in Legio

A 4 km da Roccamorice, a 650 m. s.l.m., proprio in quel luogo dove la natura si rivela più impervia, con un cammino che è possibile percorrere unicamente a piedi nell’ultimo tratto, perfettamente mimetizzato con la materia rocciosa che lo compone sfruttando proprio la balza di roccia lunga circa 50 m., troviamo un caratteristico esempio di chiesa rupestre. I primi insediamenti risalgono al VI secolo quando gruppi di anacoreti provenienti dalla Sicilia, spinti dalle incursioni arabe, trovarono rifugio sulla Maiella. Questi asceti introdussero il culto di San Bartolomeo. L’arrivo di Frate Pietro da Morrone produsse una rinnovata frequentazione di questo luogo e già nel 1252 il Conte Gualtiero di Manoppello concesse ai monaci di Santo Spirito, il diritto di patronato. [...] continua

San Giovanni all'Orfento

La cella eremitica addossata sulla parete di una delle più aspre valli laterali dell’Orfento, unita alla bellezza della natura circostante, fanno di San Giovanni un luogo pieno di fascino e di mistero. Pietro da Morrone vi si ritirò sperando che pochi potessero seguirlo in un luogo così impervio, in compagnia di alcuni discepoli e vi rimase per quasi nove anni, dal 1284 al 1293. Ciò che oggi vediamo è solo la parte eremitica dell’antico convento: nel sottostante riparo vi erano infatti una chiesetta, le cellette dei pochi monaci che vi abitavano, ed una foresteria per i pellegrini. L’accesso all’eremo è il suo aspetto più caratteristico. E’ infatti possibile accedere all’interno solo strisciando con la pancia a terra per uno stretto passaggio fra due lingue di roccia a qualche metro da terra. [...] continua

Grotta Sant'Angelo

La grotta di Sant’Angelo, nel territorio di Lettomanoppello, è considerato uno dei luoghi di culto rupestri più antichi della Majella. E’ costituita da due ambienti semicircolari, la nicchia più profonda misura 8 metri ed è percorsa in largo da uno zoccolo roccioso sopra il quale è posto un piccolo altare sorreggente una statua dell’Arcangelo Michele. Attualmente vi è collocata una riproduzione in quanto l’originale si trova nel Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara. La statua è stata messa in relazione con la scultura dell’Angelo Gabriele sita di lato alla finestra absidale della chiesa di S. Tommaso di Paterno di Caramanico. Le profonde affinità stilistiche consentono infatti di ipotizzare che ambedue i rilievi siano stati eseguiti nel XIII secolo dalla stessa maestranza. [...] continua